Retroscena e curiosità sull’assassinio di JFK
John Fitzgerald Kennedy è stato il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, ed ha occupato la Casa Bianca dal 20 Gennaio 1961 al 22 Novembre 1963, giorno in cui fu ferito mortalmente a colpi di fucile mentre era in visita ufficiale nella città di Dallas dall’ex marine e simpatizzante marxista Lee Harvey Oswald, questo almeno è ciò che risulta dalle tre inchieste ufficiali aperte nel 1963 dall’FBI, e da quella della Commissione Warren aperta l’anno successivo.
Va detto che, sebbene la vicenda si fosse conclusa con l’arresto dell’assassino già poche ore dopo il crimine, essa ebbe ulteriori sviluppi appena due giorni dopo, ovvero quando l’assassino del Presidente Lee Harvey Oswald fu a sua volta ucciso all’interno della centrale di Polizia di Dallas da un tale Jack Ruby, un criminale statunitense che in quel momento si trovava anche lui detenuto nello stesso sito. In effetti non si è mai capito bene come siano effettivamente andate le cose, ed ancora oggi resta qualche dubbio in merito; sono infatti molti quelli che pensano che Oswald sia stato solo un capro espiatorio, e che alle spalle dell’omicidio JFK c’era un complotto molto più grande, una trama criminale che avrebbe visto coinvolte almeno un centinaio di persone.
Il bizzarro comportamento del Presidente
Come noto, il Presidente Kennedy non è mai stato un esempio da seguire in quanto a certi atteggiamenti comportamentali, ed è capitato spesso che le sue guardie del corpo si siano trovate in difficoltà a causa della sua bizzarra condotta. Tanto per fare un esempio, JFK era solito intrattenersi con due belle fanciulle nella piscina della Casa Bianca che lui stesso aveva fortemente voluto per concedersi bagni rilassanti isolato da tutti, guardie del corpo incluse; nessuno sapeva l’identità delle ragazze, avrebbe potuto succedere qualsiasi cosa, diciamo che non era poi così normale come comportamento di un Presidente.
A Kennedy piacevano molto le donne, questo è poco ma sicuro; alla Casa Bianca lavoravano decine e decine di segretarie giovani e belle, e risulta che il Presidente abbia fatto sesso con una buona parte di loro, senza contare poi hostess, giovani attrici, ragazze assunte per le varie campagne elettorali, ma anche prostitute ed escort di lusso, E’ addirittura successo che in più di una occasione le sue guardie del corpo abbiano dovuto difenderlo dalla moglie piuttosto che da possibili nemici.
Chi erano i suoi nemici?
La politica innovativa e la messa in atto di grandi cambiamenti da parte della gestione Kennedy avevano creato un po’ di scompiglio negli Stati Uniti, ed ovviamente non tardarono a sorgere i malcontenti di alcune categorie per la linea politica che il Presidente stava adottando; in molti credono che uno dei principali motivi di malcontento sia stata la sua manifesta volontà di mettere la parola fine alla Guerra Fredda, cercando il dialogo con i comunisti russi e cubani piuttosto che lo scontro armato, cosa che non piacque alle tante fazioni anticomuniste americane e non, ma non è l’unica ipotesi.
Tra le tante ipotesi fatte su quale possa essere stato il movente dell’assassinio di JFK c’è anche una possibile vendetta dei capi militari e dei vertici della Cia coinvolti nell’Operazione 40, ovvero l’Invasione di Cuba, operazione fallita perché Kennedy non inviò aviazione di rinforzo alle truppe che invasero la Baia dei Porci. Anche tutto il gruppo di industriali, politici, e vertici militari coinvolti direttamente nella Guerra del Vietnam non prese bene la decisione del Presidente di voler ritirare le truppe dal fronte, ed inoltre dietro a tutto ciò c’era pure la Mafia, certamente scontenta per aver perso molti dei suoi affari.
Cronaca dell’omicidio dei JFK
22 Novembre 1963, è questa la data in cui il Presidente degli Stati Uniti d’America trovò la morte dopo essere stato colpito da alcuni colpi di fucile esplosi contro di lui alle 12,30 ora locale, mentre era in visita diplomatica a Dallas; il teatro dell’assassinio fu quello della centralissima Dealey Plaza, dove il corteo presidenziale stava transitando tra la folla a passo d’uomo, e si vissero attimi di panico generale quando si udirono gli spari.
Il Presidente era seduto sul sedile posteriore della sua Limousine Lincoln bianca insieme alla moglie Jaqueline Onassis, e con loro c’erano anche il governatore del Texas John Connally e sua moglie; si udirono tre spari, almeno questo è quanto sostiene la maggior parte dei testimoni, ed uno di questi lo colpì alla testa mortalmente. Inutile la corsa della Limousine verso il Parkland Memorial Hospital, dove John Fitzgerald Kennedy morì circa mezz’ora dopo l’attentato. Ancora oggi restano moltissimi dubbi su questa vicenda, e si crede che forse la verità su come siano effettivamente andate le cose non verrà mai alla luce.