Retroscena e curiosità sull’assassinio di JFK
John Fitzgerald Kennedy è stato il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, ed ha occupato la Casa Bianca dal 20 Gennaio 1961 al 22 Novembre 1963, giorno in cui fu ferito mortalmente a colpi di fucile mentre era in visita ufficiale nella città di Dallas dall’ex marine e simpatizzante marxista Lee Harvey Oswald, questo almeno è ciò che risulta dalle tre inchieste ufficiali aperte nel 1963 dall’FBI, e da quella della Commissione Warren aperta l’anno successivo.
Va detto che, sebbene la vicenda si fosse conclusa con l’arresto dell’assassino già poche ore dopo il crimine, essa ebbe ulteriori sviluppi appena due giorni dopo, ovvero quando l’assassino del Presidente Lee Harvey Oswald fu a sua volta ucciso all’interno della centrale di Polizia di Dallas da un tale Jack Ruby, un criminale statunitense che in quel momento si trovava anche lui detenuto nello stesso sito. In effetti non si è mai capito bene come siano effettivamente andate le cose, ed ancora oggi resta qualche dubbio in merito; sono infatti molti quelli che pensano che Oswald sia stato solo un capro espiatorio, e che alle spalle dell’omicidio JFK c’era un complotto molto più grande, una trama criminale che avrebbe visto coinvolte almeno un centinaio di persone.
Il movimento Hippie ed il pensiero ‘peace and love’
‘Peace and love fratelli e sorelle!’ Era proprio questo il motto del movimento hippie, conosciuto anche come la rivoluzione dei figli dei fiori, ma sicuramente molti lo ricorderanno; nacque negli Stati Uniti al principio degli anni sessanta, per poi diffondersi rapidamente in tutta Europa e negli altri paesi del mondo, ed era fondamentalmente un movimento di controcultura giovanile basato sulla costituzione di comunità.
Tali comunità erano fondate all’insegna dell’amore, del rispetto per la natura, dell’uguaglianza tra i popoli, del sesso libero senza tabù e pregiudizi; anche l’uso di stupefacenti di vario genere come marijuana, l.s.d, psichedelici ed allucinogeni, era una delle principali caratteristiche distintive del movimento hippie, ma il fine per cui venivano usate queste sostanze era (a detta loro) unicamente introspettivo, serviva cioè a conoscere se stessi più profondamente, e ad ampliare il proprio stato di coscienza e di sensibilità. Era tra l’altro anche il periodo del rock psichedelico e della rivoluzione sessuale, un momento storico in cui i giovani, rifiutando categoricamente tutti gli schemi imposti dalla società, professavano la filosofia del sesso libero al di fuori di qualsiasi vincolo convenzionale, erano contro le relazioni monogame, ed addirittura contro il matrimonio come istituzione.
Trattato di Versailles: la fine della Prima Guerra Mondiale
Era il 28 Giugno 1919, esattamente 102 anni fa, quando i rappresentanti di ben 44 Stati di tutto il mondo si trovarono seduti allo stesso tavolo, quello della Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles in Francia per sottoscrivere, nel contesto della Conferenza di Pace di Parigi, un trattato di pace che poneva fine alle ostilità della Prima Guerra Mondiale; era il primo vero e grande accordo di pace nel mondo, ma in effetti alla fine qualche problemino lo creò ugualmente.
L’accordo aveva innanzitutto l’obbiettivo di tracciare bene le linee geografiche di tutta Europa dopo l’espansione tedesca e l’annessione all’Impero Coloniale di vari stati limitrofi, in secondo luogo si proponeva di mettere sul tavolo tutti i conti delle ‘riparazioni post-guerra’ che qualcuno doveva pur pagare, ed inoltre si parlava anche di restrizioni al riarmo nei confronti di qualcuno che aveva già causato molti danni; questo ‘qualcuno era la Germania.
Movimento di pace tedesco, quando il sentimento di rifiuto della guerra arrivò in Germania
È curioso come la nostra specie abbia capito che, in molti casi, un male distruttivo e brutale può essere considerato il male minore. Come, nonostante tutto ciò che è stato avanzato praticamente in tutti gli aspetti della vita, ci sono ancora alcuni problemi che sono impossibili da risolvere in qualsiasi modo diverso dal conflitto armato.
E non di alcun conflitto qualsiasi, ma di guerre violente, che sono sempre più pericolose, perché i paesi hanno sempre di più armi più mortali. Oggi ci sono ancora molte guerre in tutto il mondo, specialmente nelle aree dove ci sono risorse naturali privilegiate, come l’Africa. Tutto questo nonostante abbia “imparato” da precedenti conflitti armati e compreso che la guerra non sarà mai una soluzione.
Il movimento pacifista è molto più recente di quanto immaginiamo ed ha soltanto due secoli e, la sua visione è stata davvero limitata dagli avatar del tempo. La guerra era così comune negli altri secoli che praticamente nessuno dubitava della sua efficacia, e delle sua necessità.